martedì 23 ottobre 2012

ritorno

Un anno e mezzo fa ero un'altra persona, potrei quasi dire che vivevo un'altra vita.
Sunflower era una trentaduenne innamorata che pianificava il suo giorno più bello, un viaggio di nozze che comprendeva est e west coast degli Stati Uniti, convivevo da un anno in un appartamento ristrutturato sopra casa dei miei tra mille sacrifici ma senza debiti, un lavoro, amici una vita normale.
Il tutto si è frantumato il 19 Aprile 2011 quando hanno diagnosticato un cancro al cervello a mio padre senza alcuna possibilità si salvezza e con una prognosi di 3/9 mesi al massimo.  Quella data rappresenta per me lo spartiacque della mia vita, da allora sono finiti i sogni i momenti sereni ho rivisto l'organizzazione delle nozze perchè dopo l'intervento per ridurre la massa papà è rimasto sulla sedia a rotelle, ho rivisto il viaggio che si è trasformato in una settimana a Rodi giusto per fingere un pò di normalità, ho imparato tutto quello che si può imparare su chemio, radio, medicinali vari, medicazioni.
Mi sono sposata il 22 luglio 2011, sono entrata in Chiesa tenendo la mano destra di mio padre perchè la sinistra era paralizzata e con mia mamma che spingeva la carrozzina, qualche problemino logistico nella consegna della sposa al futuro marito perchè ero "dal lato sbagliato" per non penalizzare papà e ho passato la cerimonia destreggiandomi tra fotografo, invitati e attenzioni al papà.
La sola cosa a cui non ho voluto rinunciare in quest'anno e mezzo è stato il mio desiderio di diventare mamma, sono rimasta incinta praticamente subito, una sorta di risarcimento danni per tutto quello a cui ho rinunciato, ma la gravidanza non è stato il massimo, man mano che il mio pancione cresceva mio papà peggiorava.
Il piccolo Stefano è nato il 3 giugno 2012 dopo un giorno e una notte da comica (il mio parto merita un post a parte), papà era grave e in prognosi riservata a 20km da dove ho partorito io,  ha visto mio figlio per la prima volta dal vivo che aveva un mese e si sono solo incrociati per qualche settimana, ha resistito per 16 mesi tra l'incredulità dei medici ma alla fine era impossibile andare oltre, il 14 Agosto alle 22.11 ci ha lasciati.  Non ci sono parole per descrivere quello che ho provato, l'impotenza, l'incredulità, la rabbia, il dolore.
Lentamente si impara a convivere con tutto questo, si cerca un punto di partenza in mezzo alle macerie, ci si rialza e si prova a camminare.
Ho deciso di tornare anche qui, riprendere con le cose che mi piaceva fare, raccontarvi della mia nuova vita del mio cucciolo...
A presto
Sunflower

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