venerdì 9 ottobre 2015

quanto è piccolo il mondo

Immaginate di essere in vacanza con la vostra famiglia in Toscana, giornata di tempo brutto per cui non si può andare in spiaggia.
Io e mio marito decidiamo di andare a Cecina al mcdonald's a far giocare un pò i bambini e a fare la spesa in un supermercato un pò più grosso di quello vicino all'appartamento preso in affitto, così mentre cerchiamo la candelina per la torta di compleanno di Chicco tra la folla vedo un volto noto... è in un pomeriggio grigio e piovoso ho il piacere di incontrare Libby!
Se poi considerate che io sono lombarda e lei veneta e che per le vacanze abbiamo scelto lo stesso posto e in un pomeriggio di brutto tempo abbiamo nuovamente scelto lo stesso posto nello stesso momento.....
Libby è davvero una bellissima persona, io sono molto "a pelle" in queste cose e lei è veramente come la si immagina e anche se si tira un sacco di paranoie è veramente una bella donna!

mercoledì 7 ottobre 2015

A volte ritornano..

Non passavo da queste parti da  quasi due anni, sono successe così tante cose e avrei tanto voluto scriverle, fissare i ricordi, condividere le riflessioni e invece per mancanza di tempo....
Cos'è cambiato nel frattempo?
Il 14 Agosto 2014 è nato Marco, detto anche Chicco da suo fratello. E' stato il regalo della vita per pareggiare i conti, il mio secondogenito con un perfetto tempismo è nato lo stesso giorno in cui è morto mio padre, Marco è arrivato alle 10 del mattino e papà se n'è andato alle 10 di sera. Dire che con due figli la vita è una giostra in perenne movimento è l'eufemismo del secolo. Ci sono giorni in cui anche solo fare la doccia da sola diventa un lusso, il più delle volte c'è con me Stef che mi ha scelto come sua compagna di doccia... passati i bei tempi in cui si faceva fare il bagno nella vasca.
Ora esco di casa un'ora prima di iniziare a lavorare e rientro un'ora dopo, non perchè il mio posto di lavoro sia lontano ma semplicemente perchè prima di arrivarci devo scaricare  Chicco al nido e Stef alla scuola dell'infanzia e solo questo merita un post a se.
La premiata ditta sopravvive, la situazione attuale potrei definirla come "siamo alle cure palliative".
A Settembre il capo ha detto "basta mi sono stufato di questo modo di lavorare a settembre metto in liquidazione la ditta". Siamo ad Ottobre con cassa integrazione in corso e la situazione attuale è "vediamo se possiamo galleggiare in pochi". Cosa ne penso? Che in pochi dureremo veramente pochissimo, siamo destinati a finire nel limbo, solo non sappiamo ancora come e quando.
All'inizio è stato un duro colpo, tutte le certezze che d'improvviso si sgretolano, poi ho cercato di cambiare il mio punto di vista e vedere questa notizia come un cambiamento e un rinnovamento della mia vita lavorativa dopo 9 anni. Ci sono aspetti che iniziano ad andarmi stretta sinceramente a partire dalla tredicesima che non si è vista ai 2 stipendi arretrati. Io mi presento tutte le mattine puntuale eppure a volte non sembra bastare mai. Questa settimana sono a casa, Chicco è malato, non posso contare su mia mamma che deve lavorare, mia suocera mi ha detto che se volevo aiuto dovevo portarlo da loro e che loro non si muovono, ma considerando che la pediatra mi ha detto chiaramente che il bambino deve stare in casa trovo poco sensato imporgli 34km tra andata e ritorno... per questa volta mi arrangio.
Il capo mi sta facendo pesare questa scelta ma alla fine cosa dovrei fare?! Pagare una tata per essere presente in ufficio? così oltre alla beffa il danno lo stipendio non arriva, pago la retta del nido e aggiungo altre spese? Ho ancora un pò di ferie vecchie da scalare o mi metta in cassa se preferisce... io sto a casa con il piccolo che in questo momento ha bisogno della sua mamma... tanto se questo decide di chiudere perchè devo sacrificare sempre la famiglia?
Vi saluto amici del mondo virtuale, promesso il prossimo post sarà più leggero.


ps lunedì dopo la visita dalla pediatra ho avvisato il capo dell'assenza dal lavoro, lui ieri ha avuto il coraggio di lamentarsi che per correttezza avrei dovuto avvisare io le mie colleghe perchè non può di certo fare sempre tutto lui.... sono perplessa lo ammetto, da sempre nella mia vita lavotativa ho avvisato il capo o responsabile dell'ufficio personale senza mettere striscioni per il resto del mondo. Senza contare che non sono disposta ad accettare morali sulla correttezza da chi ancora non mi paga per il mio lavoro e soprattutto non dice quando intende farlo... il mondo va all'incontrario!